Come scegliere e acquistare una saldatrice a ultrasuoni
Quando hai un problema o un’esigenza specifica vuoi una soluzione immediata.
Non a breve, non dopodomani, subito!
Se devi acquistare un macchinario per la tua attività, come imprenditore, tecnico o responsabile aziendale la domanda che ti poni è sempre la stessa.
Come scegliere la soluzione migliore per le mie esigenze?
La soluzione completa, rapida e semplice che ti risolve i problemi, ti fa risparmiare tempo ed è pienamente in accordo col budget che ti eri prefissato.
In questa situazione la scelta della migliore saldatrice a ultrasuoni per le tue esigenze non è certo un’eccezione.
A questo punto cosa fai per avere tutte le informazioni che ti servono?
Se hai già acquistato una saldatrice e hai un fornitore da alcuni anni lo contatti per capire come può aiutarti
- Se non hai un fornitore specifico o non hai mai acquistato nulla del genere ti lanci su google o wikipedia in cerca di qualche informazione tecnica precisa ma scopri che oltre a questo blog c’è ben poco
- Chiedi un consiglio a un tuo amico/conoscente per sapere lui cosa usa e come si trova
- Cerchi sui siti dei costruttori e contatti una o più aziende del settore in base a quanto ti hanno ispirato i siti che hai visitato
- Trovi questo blog, lo leggi attentamente e ti prepari a scannare qualche venditore “lupo di mare” che ha fermato le sue conoscenze all’era paleolitica
In tutti i casi puoi aver trovato informazioni utili ma tutto sommato sei di nuovo al punto di partenza.
Devi sapere allora che ho scritto questo articolo per te che sei in questa situazione.
Prima di cominciare voglio dirti una cosa che sicuramente ti stupirà.
Nella maggior parte dei casi la scelta di una saldatrice a ultrasuoni (come di altri macchinari industriali) non viene fatta sulle caratteristiche tecniche, sui vantaggi/benefici, sulla garanzia dei servizi post-vendita o sulla specifica applicazione. E neppure sul prezzo!
Quello che in realtà voglio dirti è che nella maggior parte dei casi l’acquisto di una saldatrice è esattamente come l’acquisto di un’automobile, di un telefonino o di un qualsiasi bene a cui tieni.
La maggior parte delle persone acquista con le proprie emozioni e con specifici processi mentali, diversi da individuo a individuo, ma coerenti col proprio carattere.
Se non sei ancora svenuto (a me piace sempre un po’ scherzare!) allora lascia che ti spieghi come la maggior parte delle persone decice l’acquisto di una saldatrice a ultrasuoni in base a 4 ben distinte categorie di persone.
Prima di cominciare però, l’aspetto più importante che devi sempre tenere a mente.
La saldatrice a ultrasuoni è lo strumento che usi per produrre i tuoi soldi.
Se i pezzi prodotti sono buoni li puoi vendere ed essere pagato. Se ti esce un pezzo buono ogni 10, rompi qualcosa o ti fermi per problemi tecnici vari semplicemente butti i tuo soldi nel caminetto.
Se vuoi un paragone, scegliere in maniera errata e trovarsi con un macchinario scadente è esattamente come accendersi le sigarette usando le banconote da 100 €. Butti via un sacco di soldi, perdi i clienti migliori (i tuoi concorrenti non sono certo li ad aspettare!!) e poi non ti resta altro che dare la colpa del fallimento alla crisi.
Sono d’accordo con te, non è colpa tua ma del pessimo fornitore che hai trovato.
Se vuoi evitare questa spiacevole situazione fai attenzione a quello che sto per dirti.
Naturalmente tra le informazioni che voglio darti troverai anche delle indicazioni tecniche, le trovi alla fine dell’articolo sotto il paragrafo tecnica facile in cui ho sintetizzato in modo semplice e immediato le 11 informazioni essenziali per fare la scelta giusta ed evitare gli errori più comuni che le persone poco informate commettono.
Come scegliere una saldatrice a ultrasuoni: le 4 tipologie
-
L’inesperto
Tutti coloro che si trovano ad acquistare una saldatrice per la prima volta e che hanno poca o nessuna esperienza in merito. In questo caso ti servono informazioni corrette.
Il problema è che su internet si trova pochissimo (motivo per cui esiste questo blog) e la maggior parte delle informazioni vengono da siti-vetrina che, a parte poche informazioni tecniche (di per se anche poco significative) sono ricchi di foto e di autoelogi a questa piuttosto che a quella marca. Si spacciano tutti per veri esperti dopo più di 20 anni di lavoro nel settore e si guardano bene da dare alcuna referenza perché magari la maggior parte dei clienti non è per niente soddisfatta del servizio ricevuto.
A questo punto, col cavallo bianco (spesso con un ronzino grigio!) entra in campo il venditore che usa i 3 strattagemmi del venditore doc anni ’80: sorriso sicuro, pacca sulla spalla, sconto eccezionale.
L’inesperto di per se pensa che investire del tempo nel valutare accuratamente una soluzione di saldatura non sia utile.
Lui pensa, come pensa anche nella vita privata naturalmente, che una vale l’altra, che comunque funzionerà (gliel’ha promesso il venditore!) e che non c’è niente di male nel risparmiare tempo e qualche euro. Un po’ come quando deve comprare un regalo alla moglie. Rapido, indolore e se c’è da risparmiare qualcosina non si tira mai indietro.
Come immagini i risultati che ottiene l’inesperto sono mediocri nel migliore dei casi e scarsi nella maggior parte delle situazioni. Comincerà il suo lavoro in fretta e furia, si fermerà molte volte per “problemi non prevedibili”, metterà qualche toppa di mestiere qua e là.
La sua produzione andrà a singhiozzo e alla fine il suo guadagno sarà inferiore all’investimento e al tempo perso.
Ma cosa ci vuoi fare? Questi clienti sono sempre troppo esigenti!
-
Il principiante scrupoloso
Come l’inesperto anche il principiante non ha molta esperienza, o nessuna, in merito. Nella sua attività o nel suo ruolo non può dedicare troppo tempo ad approfondire le informazioni e quindi ha bisogno prima di tutto ci capire ci chi si può fidare veramente.
La persona scrupolosa cerac di capire chi sono i migliori del settore (leader, co-leader e un terzo scelto tra una media/grande società) e li convoca per avere un quadro chiaro della situazione.
Un buon modo per valutare un possibile fornitore è chiedere un incontro. Se ti richiama entro al massimo 2 giorni e fissate l’appuntamento entro 7 massimo 10 giorni allora ci sono le condizioni per andare oltre, altrimenti lo puoi tranquillamente scartare all’istante.
A questo punto lo scrupoloso fissa un budget quano più possibile preciso.
Chiede le tempistiche.
Valuta molto attentamente le credenziali e la struttura del fornitore. Scarta le piccole società locali perchè sa bene che potrebbero benissimo non esserci più tra qualche anno insieme ai pezzi di ricambio e agli utensili (sonotrodi e posaggi) che gli serviranno negli anni.
Anche se non ha l’esperienza nel settore, il principiante scrupoloso ottiene sempre migliori risultati dell’inesperto perché possiede un metodo più preciso e attento che gli permette di arrivare velocemente ad una decisione senza ritrovarsi con spiacevoli sorprese dopo l’acquisto.
Le ultime due categorie fanno parte degli “esperti” del settore. Chi lavora già da anni con la saldatura a ultrasuoni, ne conosce le potenzialità e i limiti e ha un’idea chiara del mercato.
Prima però di andare avanti voglio chiarire un concetto per nel lavoro è fondamentale: il falso mito dell’esperienza.
Mi capita molto spesso di visitare nuove aziende e di incontrare tecnici che si ritengono degli esperti di saldatura a ultrasuoni. Dopo alcune considerazioni però mi rendo conto di una cosa.
La loro così detta “esperienza” è semplicemente un apprendimento di 3-4 mesi ripetuto a pappagallo per 20 anni. Mi spiego meglio e cerco di iper-semplificare il concetto.
Questi così detti esperti hanno imparato a utilizzare le saldatrici a ultrasuoni per alcuni mesi, cambiando tempo, pressione e qualche altro parametro, e poi hanno semplicemente ripetuto questo processo con qualche variante per gli anni a venire.
Credono di essere esperti ma in realtà hanno lavorato con un solo modello di macchina (2 al massimo) magari vecchio (sviluppato 10-15 anni fa) e il solo pensiero di cambiare modalità di lavoro li spaventa a morte. Queste persone difficilmente portano vantaggi alle aziende per cui lavorano e se ci pensi bene tendono sempre a dare la colpa agli altri per qualsiasi problema si presenta.
Chi ha veramente esperienza è il professionista. Lo vedremo dopo ma per il momento ti voglio anticipare che una delle caratteristiche vincenti dei professionisti è la sensibilità ai cambiamenti del mercato alla ricerca di nuove e sempre più competitive soluzioni.
-
L’abitudinario
Ha esperienza anche se spesso svolge il suo lavoro da molti anni senza vedere al di fuori del proprio specifico lavoro e dal suo storico parco fornitori. Spesso crede che certe cose non si possono fare solo perché lui non le hai mai fatte. Conosce bene i suoi strumenti (come le saldatrici a ultrasuoni) ma non è aggiornato sul mercato e sulle nuove soluzioni che costantemente vengono presentate alle più importanti fiere del settore.
Uno dei suoi motti è “squadra che vince non si cambia” e questo andava benissimo negli anni ’80 e ’90. Col mercato moderno, globale e sempre in evoluzione questo modo di pensare purtroppo (o per fortuna!) non da più risultati.
Se ci pensi bene aziende che fino a qualche anno fa erano i leader mondiali, prendi come esempio la Nokia, ora non esistono più. Il marchio è rimasto ma tutto il resto è stato completamente cambiato. Perchè?
L’evoluzione frenetica degli ultimi 10 anni presenta il conto, molto salato, quando anche i numeri 1 fanno degli errori. Non posso dirti se è giusto oppure no, posso solo dirti che chi si adegua e costantemente innova sopravvive e prospera. Gli altri chiudono bottega con la stessa velocità di un battito d’ali.
L’abitudinario fa oggi le stesse scelte di 10 anni fa perché non accetta il cambiamento. É così attaccato a ciò che utilizza da anni che spesso chiude un’occhio (o due..) su dei fornitori mediocri che danno risposte lente, sbagliate e spesso in mala fede. Accetta di assumersi o fare assumere all’azienda la responsabilità anche quando è il fornitore a sbagliare. Questo perché con certe persone ci lavora da anni e certo non possono prenderlo in giro.
Se hai sempre il solito fornitore o al massimo ne hai 2 sai che, se non sono davvero dei professionisti, avrai un trattamento peggiore di un nuovo cliente e pagherai il prezzo ben più alto.
Conosco molti miei colleghi/concorrenti e ti posso garantire che molti di loro si fanno delle grosse risate alle spalle delle aziende (e delle persone) che continuano a sceglierli nonostante le condizioni sfavorevoli e i prezzi più elevati.
Alla fine l’abitunario trova una qualche soluzione, ci mette una “pezza dell’esperienza” e va avanti…più o meno.
Se molte aziende non vanno bene come potrebbero, lo si deve anche alle scelte discutibili sul parco fornitori.
Come puoi pretendere di battere la concorrenza se non utilizzi gli strumenti migliori?
-
Il professionista
Le 5 regole del professionista ovvero come essere il figo della situazione e il riferimento nel proprio lavoro:
-
L’ innovazione
Quello che non si poteva fare ieri oggi è possibile. Il professionista si tiene sempre aggiornato sui nuovi sviluppi e sull’andamento dei suoi fornitori. Viene scelto chi cresce e investe, lasciato chi non innova e propone la solita minestra scaldata vecchia di 10-15 anni.
Solo le aziende che investono costantemente e sono disponibili a supportare da vicino nuove sfide tecnologiche vengono presi in considerazione dal professionista.
-
La specialità
In qualsiasi settore esistono gli specialisti ovvero le persone specializzate esclusivamente in un certo tipo di soluzioni perché si può dare il meglio solo quando si privilegia la profondità rispetto alla varietà di servizi.
Chi si specializza in un solo ambito, in questo caso la saldatura a ultrasuoni, ha la possibilità di analizzare attentamente migliaia di casistiche e imparare da ognuna essere. Il suo focus è chiaro e definito. Chi si occupa varie tecnologie (lama calda, vibrazione, laser, rotofrizione,….) può solo ripete a pappagallo le 4 cose che gli ha detto il suo capo-area. Chiedigli qualcosa di specifico e lui comincerà a balbettare qualcosa di poco verosimile.
Voglio semplificare il concetto al massimo e ti faccio questo esempio.
Se per sfortuna ti fai male a una gamba e devi essere operato allora, potendotelo permettere, scegli il medico che ha rimesso in piedi Cristiano Ronaldo, lo specialista del ginocchio. Non il tuo medico di base che cura il mal di pancia come l’influenza o la dissenteria.
Nella tecnica è la stessa cosa.
Chi si occupa solo di uno specifico settore, come nel nostro caso la saldatura a ultrasuoni, può andare in profondità, conoscere tutte le sfaccettature e i dettagli. Può darti la soluzione che altri non immaginano neppure.
E tu, potendo scegliere, chi vorresti come partner lavorativo?
-
La prospettiva
Nella vita e nel mercato moderno serve l’affidabilità sia nel breve che nel lungo periodo. Il professionista non si affida mai alle piccole realtà fatte di poche persone. Da un certo punto di vista possono essere dei bravi tecnici, delle persone cortesi e cordiali. A volte anche affidabili.
Ma cosa succede se le cose cambiamo molto velocemente?
Quante aziende locali hai visto chiudere negli ultimi anni nel giro di qualche mese solo per colpa di un andamento non previsto del mercato?
A volte puoi essere una dinamica realtà di 10-15 persone che lavora da 20 anni ma se alcuni clienti non ti pagano o se non sei più in grado di far fronte ai debiti, allora in Italia non ci sei più dall’oggi al domani.
Visita il sito del Sole 24 ore e puoi vedere ogni giorno quante aziende chiudono.
Il professionista vuole garanzie. Ora e nei prossimi anni. Vuole un supporto costante per i ricambi e i nuovi utensili. Possono sempre nascere dei problemi ma devono essere risolti in fretta e con servizio efficiente 24/24.
Non tutti i fornitori possono dare queste garanzie.
-
La concorrenza
Nel mercato Italiano ci sono 17 società che vendono materiale a ultrasuoni. Il 90% della fetta viene divisa tra 5 di queste società.
Se vuoi avere le migliori condizioni del mercato devi mettere costantemente in concorrenza i tuoi fornitori.
Quelli seri sono costanti e precisi. Quelli non seri possono giocare solo sul prezzo.
Molti utilizzano il test dei campioni.
Ci si fa saldare dal possibile fornitore alcuni campioni per testarne i risultati.
Il professionista sa che questo test ha dei seri limiti.
Quanti scarti deve produrre per avere 1 pezzo buono?
Come si comporta una saldatrice nel corso della produzione giornaliera?
Mensile?
Negli anni?
É facile da usare e programmare?
Per questo motivo, come immagini, il professionista organizza, nelle situazioni in cui è opportuno, un test di 4-6 settimane.
L’investimento è minimo ma i risultati di lavoro organizzato in questo modo (e la conseguente produzione) danno molte più garanzie di successo.
-
Il budget
In ogni progetto il budget è importantissimo e va definito quanto prima.
Nessun professionista che si rispetti però, accetterà mai di costruire una casa sicura e confortevole col budget di un pollaio.
Avere il massimo dei risultati e il minimo della spesa esiste. Nelle favole della buona notte.
Ci sono aziende che risparmiano nelle attrezzature, poi ci sono aziende sane, robuste e che ogni giorno creano da sole il proprio vantaggio sulla concorrenza e hanno sempre una marcia in più
Tu in che azienda lavori?
Ogni giorno incontro persone appartenenti a questi 4 gruppi. Lo scrupoloso e il professionista hanno senza dubbio i migliori risultati, sono meglio pagati e se, per qualche ragione la loro azienda dovesse chiudere, troveranno lavoro il giorno dopo.
Quando fai le scelte giuste e porti i risultati desiderati, avrai sempre un vita lavorativa brillante e sicura.
Come promesso, qui sotto troverai gli 11 optional fondamentali che deve avere la tua saldatrice per ritenersi tale.
Tecnica facile
Personalmente ti suggerisco 2 diverse tipologie di saldatrici a ultrasuoni:
- La solida, affidabile e flessibile
- L’evoluta, precisa e performante
A me non piacciono i macchinari economici. Probabilmente è un mio difetto ma quando sento questa parola mi viene in mente un trapano cinese. All’inizio funziona (più o meno) ma proprio quando ti serve qualche settimana più tardi…sorpresa, è rotto o malfunzionante. Le imprecazioni servono a poco, hai risparmiato invece di scegliere un mezzo affidabile!
Per esempio ecco cosa succede a un sacco di miei clienti.
Inizi un nuovo lavoro o sviluppi un prodotto. Poi il mercato ti richiede di cambiare qualcosa, il fornitore modifica leggermente il polimero e improvvisamente fai un pezzo buono su 10. Il tuo processo di stampaggio, non si sa per quale motivo, inizia a darti lotti di produzione anche molto diversi e tu devi mettere la toppa su tutto.
Se non hai un mezzo affidabile e facile da utilizzare rischi di metterci molto tempo a raddrizzare la situazione. E non è detto che il risultato finale sia come ti aspettavi.
Se poi parliamo di particolari medicali e automotive le preoccupazioni si moltiplicano come le rogne che ti arrivano dal campo. Rischi di perdere la faccia, i clienti e il business.
Vuoi risparmiare sulla tua sicurezza e sulla qualità del tuo lavoro?
Sei disposto a rinunciare a dormire sogni tranquilli per lasciar spazio a una serie interminabili di problematiche?
E allora perchè risparmiare sui mezzi che ti permettono di ottenere un meritato guadagno?
Già la vita di per sé non è sempre semplice e facile da gestire. Come fidanzato, marito o padre di famiglia ci sono sempre nuove situazioni da affrontare e gestire, almeno nel lavoro voglio essere tranquillo e lavorare senza problemi e inconvenienti.
Probabilmente anche tu sei d’accordo con me.
Cosa deve avere la tua saldatrice a ultrasuoni per essere solida, affidabile e flessibile?
- Struttura in acciaio e ghisa con un peso non inferiore a 120-130 kg (la robustezza è già un bel biglietto da visita)
- Potenza di almeno 2000 W in 20kHz, 1500 W in 30kHz, 1000 W in 35kHz
- Ampiezza al convertitore di almeno 10,6 µm in 20kHz, 7,5 µm in 30kHz, 6,5 µm in 35kHz
- Regolazione della percentuale dell’ampiezza di saldatura dal 10% al 100% in cui DEVI poter gestire anche la rampa (te lo spiegherò in un articolo)
- Controllo della distanza (precisa!!) per un saldatura in quota relativa o assoluta
- Almeno 8 memorie per i programmi
- Gestione dinamica della rampa di ampiezza (attenzione non dell’ampiezza in senso assoluto che sarebbe pericolosa)
- Almeno 4 modalità di saldatura: tempo, energia, quota relativa e assoluta ABS
- Porta Ethernet per il teleservice
- Porta USB per lo scaricamento dei dati di saldatura
Vuoi davvero uno strumento più avanzato, preciso ed evoluto perchè lavori in ambito medicale, automotive o hai dei clienti molto esigenti e pignoli? Ti serve qualcosa in più rispetto alle caratteristiche appena descritte:
- Display grafico per l’analisi istante per istante del tuo processo
- Regolazione dell’ampiezza di saldatura al decimo di micrometro
- Almeno 50 memorie per i programmi
- Controllo della quota relativa dopo raffreddamento
La concorrenza lì fuori è sempre più spietata.
Se non investi in te stesso come puoi sperare di vincere la battaglia quotidiana?
Buon lavoro e chiunque tu sia, sii sempre unico.
Francesco Gobbo
……..caro francesco, in queste righe hai fatto esattamente la fotocopia delle aziende italiane. Per essere competitivi bisogna continuamente investire in tecnologia e persone, solo cosi riesci a rimanere nel mercato. buona giornata
la descrizione che fai dei vecchi venditori è lo specchio di quello che scrivi parole e niente succo
Buongiorno Giovanni,
In molti casi le persone fanno fatica a migliorare perché non riescono a capire o accettare dove sbagliano.
Nelle aziende avviene la stessa cosa solo in scala più grande.
La vera crisi è spesso dentro di noi che non vogliamo cambiare per adeguarci ai tempi che cambiano.
Francesco
Grazie Francesco!
Un articolo molto utile sia dal punto di vista tecnico che da quello “psicologico”.
Le categorie dell’utilizzatore tipo colpiscono nel segno e credo sollecitino noi tecnici a farci un esame di coscienza …
Ciao,
Andrea.
Ciao Andrea,
come sempre sei sincero e professionale nei tuoi commenti.
Il miglioramento personale nasce dal riconoscere le aree di miglioramento e sicuramente negli ultimi anni
molti hanno fatto importanti passi in avanti.
Buon lavoro e a presto,
Francesco
Non so se sintetizzo in modo approssimato ma dalle tue parole, che condivido, leggo:
chi poco spende più spende; chi si auto referenzia o si accontenta senza controllare in giro rimane indietro.
Ciao
Mauro
Esatto Mauro,
rimanere aggiornati è la condizione fondamentale per essere sempre competitivi.
Francesco
Dear Francesco. i couldnt find your direct contact info in this email, could you please contact me by my email. i want to discuss my project with you, about ultrasonic.
thank you in advance,
best regards
Victoria